Nel pieno della stagione del Campionato Mondiale Superbike 2025, Álvaro Bautista continua a dimostrare determinazione e grinta. In questa intervista esclusiva ci racconta le sue sensazioni dopo le prime gare, l’evoluzione del feeling con la moto, la sua preparazione fisica con il supporto delle attrezzature Matrix e l’importanza della lucidità mentale in un calendario così intenso. Un mix di esperienza, disciplina e amore per la guida che lo mantiene costantemente tra i protagonisti della competizione.
1. Álvaro, il Campionato Mondiale Superbike 2025 è iniziato da un paio di mesi. Quali sono le tue prime sensazioni e gli obiettivi per la stagione?
Le prime gare del Campionato Mondiale Superbike 2025 mi hanno restituito sensazioni molto positive. Rispetto allo scorso anno, in cui il cambio di regolamento ha influito parecchio sul mio feeling in sella, quest’anno sento di avere una connessione migliore con la moto. Il livello della competizione è ancora più alto, ma stiamo lavorando nella direzione giusta.
Il mio obiettivo è raggiungere la massima performance possibile. Non sono ancora al 100%, ma mi sto avvicinando. Voglio trovare la totale fiducia nella guida e, una volta ottenuta, puntare alla vittoria. Ogni stagione alza l’asticella, ma siamo vicinissimi ai primi: il traguardo è sfruttare ogni occasione e ridurre al minimo il gap.
2. La rimonta a Phillip Island è stata impressionante. Cosa hai provato durante Gara 2?
L’Australia è stato un weekend davvero molto positivo, in costante crescita. In particolare, in Gara 2 ho ritrovato un feeling eccezionale con la moto.
Dopo la caduta nella Superpole Race di domenica mattina, sono riuscito a resettare completamente la mente prima di tornare in griglia per Gara 2. Sono partito determinato e fin dai primi giri ho percepito ottime sensazioni: sapevo di poter spingere al 100%, senza risparmiarmi. È stata una gara intensa, ma anche molto divertente, soprattutto nel confronto diretto con gli altri piloti.
Anche se non abbiamo tagliato il traguardo per primi, abbiamo segnato il giro più veloce della gara, a conferma del fatto che eravamo i più competitivi in pista.
3. Quanto conta la preparazione fisica per competere al top in Superbike? Come ti alleni con Matrix?
Un weekend di Superbike è estremamente intenso e impegnativo, sia dal punto di vista fisico che mentale. Si parte il sabato con la Superpole, una sessione cruciale che richiede la massima concentrazione per ottenere un buon tempo e una posizione favorevole in griglia. A seguire, sempre il sabato, si disputa la Gara 1, mentre la domenica è dedicata alla Superpole Race e alla Gara 2.
Affrontare così tante gare in un arco di tempo così ravvicinato richiede una preparazione completa. Serve un fisico esplosivo per il giro veloce, ma anche resistenza per mantenere prestazioni elevate durante l’intera gara. Trovare il giusto equilibrio tra queste due esigenze non è semplice, ma in questo aspetto le attrezzature Matrix sono per me un supporto fondamentale.
Mi alleno molto sul piano aerobico utilizzando attrezzi come Training Cycle, Ellittica e il Rower, che mi consente di allenare tutto il corpo, comprese le braccia. Disporre di una palestra completa grazie a Matrix eleva la qualità della mia preparazione atletica, permettendomi di lavorare su ogni dettaglio, senza trascurare nessun aspetto.
4. La mentalità è tutto nel motorsport. Come gestisci la pressione prima di una gara?
Come accennavo, ogni weekend di gara è estremamente stressante, non solo dal punto di vista fisico, ma anche mentale. È fondamentale imparare a fare reset ogni volta che si risale in moto: bisogna gestire la pressione, trovare calma interiore e mantenere la concentrazione massima.
Serve anche la capacità di lasciarsi alle spalle le emozioni, sia positive che negative. Una gara del sabato può andare bene o male, ma finisce sotto la bandiera a scacchi, e il suo esito non deve influenzare le prestazioni del giorno dopo.
Tra una gara e l’altra può cambiare tutto — persino il meteo — e non posso permettere che queste variabili intacchino la mia lucidità o la mia prontezza mentale. La vera sfida è restare sempre centrati, qualsiasi cosa accada.
5. Hai rituali o strategie mentali per mantenere la concentrazione?
Dopo tanti anni di gare, ho imparato a gestire la pressione mentale in modo naturale. L’esperienza mi ha insegnato che la cosa più importante è restare lucidi, concentrarsi su se stessi e non lasciarsi travolgere dall’ansia della competizione.
Cerco di focalizzarmi solo sulle mie sensazioni, sul feeling con la moto, sui miei riferimenti in pista. Il mio obiettivo è arrivare a essere il più libero possibile a livello mentale, senza farmi condizionare da aspettative o risultati.
In passato, quando ero più giovane e “tutto fuoco”, spesso finivo i weekend completamente esausto, soprattutto se non riuscivo a scrollarmi di dosso la pressione. Oggi invece so che la chiarezza mentale fa la differenza: più sei libero dai pensieri, più riesci a cogliere al meglio le sensazioni che arrivano dalla moto e a dare il massimo in gara.
6. Come bilanci allenamento, gare e recupero per restare sempre in forma?
Fortunatamente, il calendario di questo campionato non è particolarmente fitto, ma ogni round rappresenta un weekend estremamente intenso e impegnativo. Proprio per questo, la fase di recupero è fondamentale, forse uno degli aspetti più importanti da gestire per mantenere alte le prestazioni.
Non è sempre semplice conciliare tutti gli impegni che comporta uno sport agonistico a questo livello, ma cerco costantemente di trovare il giusto equilibrio. Presto molta attenzione all’alimentazione e cerco, quando possibile, di staccare tra una gara e l’altra, trascorrendo del tempo a casa con la mia famiglia.
Questo momento di pausa ha un valore enorme per il mio benessere e contribuisce a mantenermi lucido e pronto per le sfide successive.
7. Che consiglio daresti a un giovane pilota che sogna la Superbike?
È una domanda difficile, perché arrivare in alto non è mai semplice… ma restarci lo è ancora meno.
Corro ai massimi livelli da tanti anni, tra MotoGP e WorldSBK, e se c’è una cosa che mi ha sempre motivato è il divertimento. Negli ultimi anni, ancora di più: guidare la moto mi piace davvero, e anche quando il weekend non va come sperato, cerco comunque di godermi la guida. Questo mi aiuta a mantenere alta la motivazione.
Ovviamente vincere è sempre bellissimo, ma è normale che ci siano alti e bassi. L’importante, per me, è sempre stato dare il massimo, in ogni situazione. E poi, come in ogni sport, serve anche un pizzico di fortuna.
Non esiste una formula magica, ma se dovessi dare un consiglio a un giovane pilota, direi questo: tanto lavoro, tanta passione, la giusta dose di sacrificio e la convinzione che, facendo le cose bene e divertendoti, i risultati arriveranno. È difficile non pensare al risultato… ma restare focalizzati su ciò che ami fare, alla lunga, fa davvero la differenza.
Il Campionato Mondiale Superbike 2025 è solo all’inizio, ma Álvaro ha già mostrato il suo spirito da combattente. Con una preparazione mirata, il supporto di attrezzature di alto livello come quelle Matrix e una mentalità solida, il campione è pronto a dare il massimo in ogni gara.

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